sabato 18 maggio 2013

GOVERNO SOSPENDE L'IMU FINO A SETTEMBRE. 496 MLN PER LA CIG, MA SI PUNTA


GOVERNO SOSPENDE L'IMU FINO A SETTEMBRE.
496 MLN PER LA CIG, MA SI PUNTA AD AUMENTO



ROMA - Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sul congelamento della rata Imu di giugno sulla prima casa e sul rifinanziamento della Cassa Integrazione in deroga. È quanto riferiscono fonti di governo.
IMU SOSPESA FINO A META' SETTEMBRE La prima rata dell'Imu salta ma solo fino al 16 settembre. E salta anche per i terreni agricoli, le coop edilizie e gli immobili Iacp. Non per le case di lusso e restano fuori anche i 'capannonì anche se si introduce il principio della detraibilità fiscale. Nel frattempo il governo si impegna varare una riforma complessiva del settore edilizio (anche per favorire la 'produzionè dunque). Ma intanto per rassicurare Bruxelles scrive nero su bianco nel decreto la clausola di sicurezza: se la riforma (comunque all'interno delle regole di bilancio) non si farà bisognerà pagare tra settembre e dicembre quando è previsto il saldo. In ballo ci sono circa 4 miliardi e la 'credibilita« europea sulla tenuta dei nostri conti. 

Ecco in sintesi come funziona tecnicamente il decreto varato oggi: 
- GETTITO E 'PESÒ: L'Imu sulla prima casa fornisce alle casse dello Stato circa 4 miliardi (almeno nella prima 'esperienzà del 2012). Il 'pesò per i contribuenti - secondo Uil - va da un gettito medio di 147 euro fino a 983 euro. 
- SALTA PRIMA RATA: La prima rata Imu sulla prima casa viene sospesa fino al 16 settembre. Insomma: o il governo riuscirà a riformare l'intero settore della tassazione immobiliare »entro il 31 agosto« oppure »continua ad applicarsi la disciplina vigente«, cioè le altre due rate. 
- ANCHE PER FABBRICATI RURALI, COOP, IACP: Anche per i terreni agricoli e i fabbricati rurali è prevista la sospensione della rata Imu di giugno. 
- MA NO PER LE CASE DI LUSSO: La sospensione dell'Imu non riguarderà le abitazioni di tipo signorile, le ville, i castelli o i palazzi di pregio storico o artistico. In pratica le categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
- DEDUCIBILITÀ PER IMPRESE: Il decreto introduce la deducibilità a fini Ires dell'imposta pagata sugli immobili utilizzati per attività produttive. E l'impatto non sarebbe irrilevante: sarebbe infatti di oltre 3.300 euro - secondo la Cgia - il vantaggio fiscale medio sui capannoni a uso industriale se in sede di riforma della tassazione degli immobili a uso produttivo sarà consentita la deducibilità dalle imposte dirette (Irpef e Ires) dell'Imu. 
- MA C'È LA CLAUSOLA: Il decreto prevede una clausola di salvaguardia: il Governo farà la riforma dell'intero settore entro 31 agosto o si pagherà comunque dal 16 settembre con saldo a dicembre. 
- SALVAGUARDATI I COMUNI: Sulle coperture per la sospensione dell'Imu - spiega il premier - i comuni sono stati messi in salvaguardia per la rata di giugno e in una logica che rispetta le aliquote messe dai vari comuni. Si ricorretrà ad anticipi di tesoreria.
- VERSO LA RIFORMA: Si punta ad una nuova disciplina fiscale in materia immobiliare, che il governo si impegna a delineare prima della fine dell'estate e nella quale sarà ricompreso anche il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Cioè la Tares.

martedì 14 maggio 2013

Si cerca fantasma, in Puglia studiosi

PULSANO (TARANTO), 14 MAG - Nelle notti di luna piena sono in tanti a giurare di scorgere una figura, quella di Angelica, vestita di bianco e con i capelli biondi, che si aggira nelle stanze del castello De Falconibus, a Pulsano. Per registrare la presenza di Angelica e avere così conferma sulla leggenda del fantasma, domani saranno a Pulsano i Ghost Hunters Puglia. Il gruppo di studio effettuerà rilevamenti con videocamere e fotocamere particolari, con registratori, rilevatori di campi elettromagnetici.

IL FIGLIO PIANGEVA, LEI LO SCOSSE FINO A FARLO


IL FIGLIO PIANGEVA, LEI LO SCOSSE FINO
A FARLO MORIRE. CONDANNATA A 7 ANNI

ROMA - Il figlio piangeva in modo insistente e con respiro affannoso, lo scosse con tanta violenza che morì.
É stata condannata in primo grado a 7 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale, oggi A.G., romena di 40 anni, si è vista ridurre in appello a due anni la condanna. Per la I Corte d'assise d'appello di Roma quell'azione è da considerare 'omicidio colposo'.

L'OMICIDIO Era l'ottobre di quattro anni fa quando, dall'ospedale Bambino Gesù di Palidoro, comunicarono ai carabinieri di Passoscuro che era stato ricoverato in gravi condizioni un bambino di sei mesi, trasferito in ambulanza dal Pronto soccorso di Fregene. Qualche giorno dopo, il bimbo entrò in uno stato di coma profondo dal quale non si sarebbe più svegliato. Sentita dagli investigatori, la madre del piccolo - presentatasi in caserma rossa in viso e con segni di ebbrezza alcolica - riferì che mentre si trovava sul terrazzo a fumare, aveva sentito il figlio piccolo piangere. Preso in braccio, il bambino aveva iniziato a vomitare, e la donna aveva deciso di dargli alcuni colpetti sulla schiena. Di lì a pochissimo, il figlio aveva cominciato a respirare in maniera affannosa. Quindi la corsa in ospedale. Due mesi dopo, è morto. Il medico legale, incaricato dal pm, quanto ai mezzi che determinarono la morte, aveva identificato nella 'sindrome da scuotimentò la dinamica che aveva prodotto le lesioni sul bambino. A fronte di tutto ciò, fu ipotizzata per la madre l' accusa di omicidio preterintenzionale; era lei, infatti, l'unica persona presente in casa e in grado di compiere un gesto così violento da causare quelle lesioni che avevano portato il figlio alla morte. All'esito del processo col rito abbreviato, il gup di Civitavecchia condannò la donna a sette anni di reclusione. Oggi, i giudici d'appello hanno derubricato in omicidio colposo il reato contestato, e condannato la donna a due anni di carcere.

100MILA POSTI DI LAVORO PER I GIOVANI. IL GOVERNO LANCIA IL PIANO OCCUPAZIONE-



ROMA - L’intenzione è quella di muoversi su due piani, distinti ma complementari. Uno interno che prevede anche la consultazione con le parti sociali. Il secondo internazionale, fatto di contatti e scambio di dossier con i partner europei. Unico l’obiettivo: lanciare un grande progetto per l’occupazione, a partire da quella giovanile. Con misure che possano coniugare flessibilità e occupabilità, comprendano incentivi alle assunzioni, un credito di imposta per i salari bassi, politiche attive nel mercato del lavoro più efficienti. Nella relazione consegnata dal ministro Enrico Giovannini al premier Letta c’è indicato anche un numero: centomila nuovi giovani assunti entro il 2013.

La data più importante sarà quella di fine giugno, quando a Bruxelles si terrà il Consiglio europeo. Sarà allora che il governo italiano capirà se davvero può avviare un poderoso piano per l’occupazione giovanile. Perché è inutile girarci intorno: senza soldi non è che poi si possa fare tanto. E di soldi nelle sole pieghe del bilancio italiano, con i vincoli che abbiamo, non ce ne sono. Bisogna assolutamente inventarsi qualcosa. 

LA PARTITA EUROPEA
Letta, Saccomanni e Giovannini un’idea ce l’hanno: convincere l’Europa a non conteggiare le risorse nazionali utilizzate per le misure a favore dell’occupazione giovanile nel rapporto deficit/pil che, come è noto, non deve superare il 3%. Sarà questa la richiesta principale che avanzerà il governo italiano. Se fosse accolta potrebbero essere reperiti anche 7-8 miliardi e allora sì che una serie di misure potrebbero vedere la luce. 

Per evitare di andare a sbattere contro un muro, da qui a fine giugno sarà intenso il lavoro istruttorio in collaborazione con altri Paesi dell’Unione, come noi molto sensibili all’argomento: Spagna e Francia in primo luogo. Che il Consiglio Europeo sarà una data cruciale lo dimostrano anche le notizie che arrivano dagli altri paesi: Berlino e Parigi hanno già in programma incontri tra i loro ministri del Lavoro; e così Madrid e Lisbona. 

Un’altra richiesta riguarderà il cosiddetto Youth Guarentee, il piano europeo già pensato a livello Ue proprio per favorire l’occupazionale giovanile. In ballo ci sono 6 miliardi da dividere tra tutti i Paesi Ue dal 2014 al 2020. L’Italia vorrebbe spingere per anticipare al 2013 l’avvio del piano. E dato che la cifra non è enorme sul tavolo ci sarà anche la richiesta della definizione dei requisiti per l’accesso alle risorse: i Paesi che hanno oltre il 25% dei loro under 25 alla disperata ricerca di un impiego, dovranno avere la precedenza. 

LA PARTITA ITALIANA
A breve dovrebbero essere collegialmente le parti sociali. Sul tavolo ci saranno le modifiche alla riforma Fornero. Si punterà a rendere i contratti a termine più fluidi (intervalli tra un rinnovo e l’altro più brevi, estensione della possibilità della ”acausalità”). Altro strumento che si vuole semplificare è l’apprendistato. Anche qualche aggiustamento sull’altra grande riforma targata Fornero, quella sulle pensioni, potrebbe aiutare a far scendere il tasso di disoccupazione: rendere il requisito anagrafico per l’accesso alla pensione più flessibile può, ad esempio, far partire quel progetto di staffetta generazionale di cui si parla da tempo. Due le strade: part time tra lavoratori più anziani che fanno da tutor e più giovani alle prime esperienze; due neo occupati con contratti atipici per ogni pensionamento di un occupato anziano.

venerdì 19 aprile 2013

Tramezzini di cioccolato (clicca la foto per la ricetta)

Servi i tramezzini

Ingredienti 

Per la pasta: 

9 tuorli + 4 di albumi  
130 g di zucchero semolato fine + 25 g di amido di mais  
25 g di cacao amaro in polvere  
50 g di burro + 25 g di farina   
Per la farcitura: 
150 g di cioccolato bianco  
500 ml di panna da montare  
2 cucchiai di zucchero a velo  
1 albume + 200 g di mirtilli  
4 g di gelatina in fogli 

  
Preparazione
Prepara l'impasto










Sbattete i tuorli. Montate i tuorli con 100 g di zucchero.  Setacciate la farina con il cacao e l'amido di mais;  montate gli albumi  a neve con lo zucchero rimasto.
Incorporate un terzo degli albumi ai tuorli montati, proseguite con il  mix di cacao preparato, gli  albumi rimasti e terminate con il burro  fuso freddo.Stendete il composto preparato in una teglia rettangolare di 30x40 cm, foderata con  carta da forno e  cuocete in forno a 160° per 12-15 minuti. A cottura  ultimata sollevate la carta con la pasta, rovesciatela sul piano di  lavoro, passate sulla carta un pennello umido e sollevatela.Tritate il cioccolato bianco e fatelo sciogliere a bagnomaria. Montate l'albume con 1 cucchiaio di zucchero a velo. Quando sarà quasi montato, incorporatelo al cioccolato fuso freddo. A parte, montate 250 ml di panna con lo zucchero a velo rimasto.
Cuoci il composto Aggiungi i mirtilli
Sciogliete la gelatina  ammorbidita in acqua fredda e strizzata nella restante panna  calda, incorporatela a quella montata e unite tutto al cioccolato fuso.  Dividete la pasta in 2 rettandoli uguali, spalmatene 1 con la mousse preparata, cospargete con i mirtilli e coprite con l'altra pasta.Fate raffreddare in frigo per almeno 4 ore. Tagliate il dolce a  triangoli come fossero tramezzini e disponeteli su un vassoio.